BUONE VACANZE: il deserto dopo l'incendio.


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Sono stato tre giorni fuori, a casa di amici, cercando di staccare la spina da tutta la puzza di schifezze incendiate che mi attanaglia l’olfatto giorno e notte. Quello che ho visto mi ha fatto sprofondare ancora di pù in un baratro infernale, anzi “post-infernale”. Se mai l’infermo dovesse spegnersi assomiglierebbe ad un bosco dopo un incendio. La desolazione e la nullità che pavoneggiano sul terreno ormai arido sono l’unica presenza viva che si nota. Gli alberi sono come statue annerite dallo smog, catramate dai miasmi della città. La natura ha abbandonato la sua terra per lasciare il posto al deserto.

No, non sto parlando del Gargano, ma della statale che da isernia porta a Vasto o a Termoli o a San Salvo… C’ero passato l’anno scorso ed il verde era quello tipico dell’appennino, rado, a volte fitto, ma vivo e presente. Ora ho visto solo corteggie fumanti e foglie bruciacchiate. Credetemi non è rimasto nulla, ma per chilometri, tanti chilometri.

Pochi sanno i reali effetti di un incendio boschivo, vi riassumo qualche interessante spunto e vi rimando ad una lettura altrettanto interessante. 

Pressione selettiva. Quando il fuoco lambisce la vegetazione, aggredisce le specie meno resistenti alla combustione lasciando sopravvivere le specie pù resistenti. Questo comporta una graduale selettività della flora favorendo il proliferare delle specie “pirotolleranti”.

Effetti sulla fauna. Per la fauna superiore, di norma non si hanno grossi effetti negativi, visto che questi animali hanno una grande mobilità (si pensi agli uccelli). Per la fauna inferiore, invece, si hanno i maggiori danni. Infatti, per questi animali, principalmente invertebrati che colonizzano in lettiere, si ha una drastica riduzione per effetto dell’incendio che avanzando li uccide inesorabilmente.

Effetti delle ceneri. In seguito al deposito delle ceneri, il terreno acquista una caratteristica idrorepellente, ciò facilita il ruscellamento dell’acqua verso valle e l’azione erosiva. Questo deflusso dell’acqua, accompagnato dall’azione erosiva comporta un dilavamento dei nutrienti che si trovano nello strato superficiale del terreno

Effetti sulla crescita degli alberi sopravvissuti. Questo tipo di analisi è ancora tuttora oggetto di studio, ma si può sempre nitare un’anomalia della crescita in seguito ad un incendio.

Per chi volesse approfondire vi rimando a questo intessante articolo.

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