Andare in bici depurando l'acqua? Grazie ad Aquaduct ora è possibile.


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Stamatina, andando su youtube, ho trovato un questo filmato, l’ho guardato e l’idea mi è piaciuta molto. Nel video si fa riferimento alle difficoltà delle popolazioni del sud del mondo nel reperire acqua potabile, tema trattato benissimo dall’associazione Amref e dal geniale Giobbe Covatta. Bambini costretti a percorrere decine di chilometri per portare a casa pochi litri di acqua spesso da rendere potabile tramite la bollitura su pentole di fortuna. Insomma, nulla di paragonabile alla nostra abitudine di aprire il rubinetto e lasciar scorrere l’acqua per berne un bel bicchiere fresco.

Aquaduct non è altro che un triciclo, una bici a tre ruote, che grazie ad una pompa peristaltica, riesce a sfruttare il movimento dei pedali per far circolare su di un filtro a carbone attivo l’acqua precedentemente prelevata che quindi si depura. In pratica si sale sulla bici, si arriva al pozzo, o al fiume, o alla pozza, si riempie il serbatoio posteriore e si riparte verso casa. Pedalando, la pompa fa passare l’acqua nel filtro e da questo in un secondo serbatoio che si trova a ridosso del manubrio. Volendo, grazie ad una frizione che sblocca i pedali, è possibile filtrare l’acqua senza muoversi in bici. Si pedala restandi fermi e si permette all’acqua di depurarsi.

Effettivamente, anche se un po’ eccentrica come invenzione, Aquaduct può essere davvero utile alle popolazione che hanno difficoltà nel recuperare acqua. Permette di ridurre i tempi e gli sforzi del trasporto (strada permettendo) e permette di ottenere acqua depurata (carbone attivo di ricambio permettendo).

Io la utilizzerei, non so voi.

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