Inquinamento da nitrati? Anche gli scarichi civili tra i colpevoli.


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Uno studio messo a punto dall’Arpat ha messo in luce gli effetti che gli scarichi civili possono avere sull’inquinamento da nitrati. Una delle principali cause per questo spiacevole fenomeno è l’agricoltura, nello specifico la concimazione. Grazie ad un innovativo sistema di monitoraggio, messo a punto in Italia, è possibile approfondire le conoscenze in questo campo e cercare di migliorare i processi depurativi per limitare questi fenomeni di inquinamento.

Il sistema utilizza inizialmente si basava sulla tecnica Ipsoa (Indice di Pericolo da Nitrati di Origine Agricola) con la Vulnerabilità degli acquiferi realizzata con la metodologia SINTACS, metodo parametrico a punteggi e pesi. Dall’attività di monitoraggio, che ha visto il campionamento in numerosi pozzi della pianura costiera tra Castiglioncello e San Vincenzo (in Toscana), è risultato un fattore di rischio derivante dall’inquinamento da nitrati agricoli abbastanza altro. L’attività dell’Arpat non si è fermata al solo aspetto derivante dall’agricoltura ma ha messo a punto un sistema innovativo, l’Ipnoc che è la valutazione del pericolo da nitrati di origine civile. Il sistema prevede sia le perdite che si hanno nei condotti fognari che gli scarichi non allacciati alla rete. Per la realizzazione del metodo è stato fondamentale il contributo di ASA, che ha fornito in forma digitale tutti i dati sui sistemi fognari, permettendo così l’applicazione di un GIS e la valutazione del pericolo per unità areali di un ettaro.

Ipnoc tiene conto della vulnerabilità degli acquiferi e del fatto che le infiltrazioni fognarie non avvengono in superficie ma ad una profondità che va dal metro ai due metri. Questo aumenta considerevolemente la vulnerabilità degli acquiferi perché si perde l’effetto depurativo del suolo. Nonostante la dimostrazione che dove ci sono scarichi fognari non allacciati ci sia comunque un rischio elevato di inquinamento da nitrati, si ha che l’effetto agricolo è cinque volte quello civile.

per maggiori informazioni: http://www.arpat.toscana.it/news/2008/025-08-risidr.pdf

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