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Quando si sente che quell’oggetto di plastica non è riciclabile spesso si storce il naso, il problema però c’è ed è giustificato. Purtroppo alcuni prodotti di plastica contengono polimeri che non sono adatti ai processi di rigenerazione e, per questi materiali, non è possibile operare la raccolta differenziata. In pratica si buttano nel secco indifferenziato. La notizia che vi segnaliamo, però, punta proprio ad utilizzare queste plastiche per la produzione di materiali da costruzioni composti da polimeri e sabbie.
Il progetto, che prende il nome di Sandplast, è finanziato dalla Comunità Europea e vede la partecipazione di aziende ed istituti di Spagna (Hormigones Uniland) , Lettonia (Partneris L.V., University Of Latvia/Institute Of Polymer Mechanics) e Lituania (Virginijus Ir Ko, J.S.C., Institute Of Thermal Insulation Of Vilnius Gediminas Technical University). Come si vede, il progetto nasce dalla ricerca universitaria, e mira ad utilizzare il 25% delle bottiglie di plastica, vasetti di yogurt e contenitori che non posono essere riciclati.
In pratica, i ricercatori sono riusciti a trasformare i polimeri termoplastici dei rifiuti in una sostanza legante che può essere miscelata con altri materiali, come la sabbia, per formare mattoni polimerici simili al calcestruzzo ma privi di questo materiale. «I mattoni polimerici hanno l´aspetto di normali mattoni fatti di calcestruzzo – spiega al bollettino di informazione scientifica dell’Ue Cordis Juris Balodis, project manager al Centro tecnologico lettone – Tuttavia, il materiale polimerico assorbe meno acqua, quindi è ottimo per resistere alle variazioni della temperatura come ad esempio il gelo». Un altro vantaggio sta nel prezzo, infatti questi mattoni saranno pù economici dei comuni mattoni.
Nota stonata, per noi italiani, è l’assenza del nostro paese dall’interessante progetto di ricerca. Purtroppo, mentre nel resto d’Europa si pensa a risolvere il problema dei rifiuti innovando, in Italia si dirottano i fondi della ricerca per salvare Alitalia e si lascia stagnare la Campania nella ormai cronica emergenza della monnezza. Viva l’Italia.
Fonte: greenreport.it
Altra interessante notizia che vogliamo segnalare, questa volta positiva per noi italiani e napoletani, è il progetto “Carta Viva”. L’obbiettivo di questa interessante iniziativa, lanciata nel mese di novembre e che ha visto la collaborazione del Commissariato di Governo e la Prefettura di Napoli, Esercito Italiano, CONAI, COMIECO ed ASIA, è quello di introdurre nei 7500 uffici pubblici del comune partenopeo, la raccolta di carta e cartone. Il progetto entra nella sua fase di attuazione con lo scopo di rendere capillare e stabile la raccolta di carta e cartone e di implementarla laddove è gia attuata. Attraverso il coinvolgimento di tutti gli enti locali si punta, dunque, a far radicare la coscienza che i rifiuti vanno visti come risorsa.
Almeno un piccolo passettino verso la ragione è stato fatto.
Fonte: Ecodellecittà.
Non abbiamo bisogno di andarcene in Spagna o Lettonia per avere progetti come Sandplast, possiamo tranquillamente restare in Italia.
Centro Riciclo Vedelago: http://www.centroriciclo.com/
Salve,
Mi piacerebbe,avere una impresa che procuca mattoni di materiali non reciclabili qui in brasile.
Ma non so come poter realizare questi mattoni.
Vorrei delle informazioni se possibile,o gia una
impresa di reciclaggio.
Ringrazio tantissimo informazzioni per realizzare
questi mattoni