RCA: Rifiuto Con affetto!!


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L’ho scoperto quasi per caso, girando tra vari siti che trattano il tema spinoso dei rifiuti, e l’ho trovato subito geniale:  non ricircolo, non riutilizzo ma… riaffezione.

Il progetto prende il nome di RCA (Rifiuto Con Affetto) ed ha l’obbiettivo di raccogliere e rimettere in circolazione gli aggetti che, frutto della mentalità dello spreco e che semplicemente a noi non servono pù, verrebbero buttati anche se ancora utilizzabili. In sostanza, grazie ad RCA, il rifiuto (o presinto tale) verrebbe sottratto alla discarica per essere rimesso in circolazione. Quindi un cassonetto della spazzatura che riporta in vita il rifiuto piuttosto che ucciderlo.

Vediamo come agisce?
Il progetto interviene prima di tutto a livello di informazione: una volta scelto un quartiere pilota, tutte le case di questo riceveranno nella loro cassetta della posta una cartolina con illustrato il progetto RCA e i modi per aderirvi. Nel quartiere scelto verrà poi posizionato il cassonetto RCA.

Il cassonetto RCA
Verranno portate alcune modifiche su un normale cassonetto: la parete frontale viene sostituita da uno sportello trasparente e gli interni suddivisi con delle mensole. Attingendo dall’idea di vetrina si vuole creare una nuova relazione tra l’interno e l’esterno del cassonetto: l’azione del “buttar via” e quella del “rovistare” si trasformano in un “lascia e prendi”. Il cassonetto da luogo di rifiuto si trasforma in luogo di scambio.

Auto-sostenibilità
Agendo sullo scambio, si prevede che il cassonetto abbia un continuo e costante riciclo di oggetti tale da non necessitare il servizio di svuotamento settimanale dei cassonetti VESTA.

Sviluppi
Dopo l’intervento nel quartiere pilota della durata di circa due mesi, in base ai risultati verrà ipotizzata l’estensione del progetto anche ad altri quartieri.

Progetto ideato e coordinato da
Roberta Bruzzechesse, Maddalena Vantaggi, Maria Zanchi, curato da Alessandra Saviotti.

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