L'"Oasi Naturalistica" di Cava Riconta.


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Domenica scorsa (27 Maggio) c’è stata un’assemblea fuori i cancelli dell’ormai “chiusa” discarica di Villaricca: Cava Riconta. InBlog, InAmbienTe ed InterNapoli erano presenti ed abbiamo assistito a quella che può essere definita una tragedia classica napoletana.

Assemblea Striscione 1strisione 2

Striscione 3 Strizione 4

L’assemblea, voluta dai gruppi di Attac e @cat, alla quale hanno partecipato anche i sindaci di Qualiano, Villaricca e Giugliano ed il Senatore Nello Palumbo, poteva portare aria buona tra i miasmi ormai spenti di Cava Riconta, ma grazie alla miopia ed all’inettitudine di pochi scellerati stava per trasformarsi in una mega rissa senza precedenti. Infatti, a pochi minuti dall’inizio, quando la parola è stata passata ai sindaci e al senatore, il “comitato civico” di Villaricca 2 (capeggiato da un esponente politico canditato all’opposizione…), invece di ascoltare e di cercare un punto di incontro ha cominciato a “disturbare” l’assemblea con slogan e cori contro le istituzioni.

Sindaco Insulti al sindaco

Ma è stato quando il sindaco di Qualiano, Pasquale Galdiero, ha preso la parola che si è arrivati al peggio. Galdiero ha accusato il comitato civico Villaricca 2 di aver stretto un accordo con il Commissario di Governo, il quale (ci sono i documenti su InterNapoli), si è impegnato a finanziare un progetto di “riqualificazione” nella zona dell'”oasi di nostra signora della speranza” in cambio del silenzio. Il comitato, forse colpito nell’orgoglio, ha cominciato ad inveire pesantemente contro il sindaco, il quale ha dovuto abbandonare l’assemblea per evitare il peggio.

Prima che tutto cominciasse, ci siamo addentrati furtivamente in un sentiero che porta alle spalle della cava e quello che abbiamo trovato ci ha colpiti: tanta natura, tanto degrado, discariche di amianto abusive, fossati pronti per l’uso ed in parte già usati per sversare copertoni abusivamente…

Insomma, le vie sono infite (come ci dice il nostro amico Alessandro Iacuelli) ma l’unica che può portare ad una soluzione è la “via del dialogo”. Speriamo che i tanti comitati lo capiscano presto.

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