Napoli, il vero vulcano sta sotto terra.


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Da una lodevole segnalazione di uno dei pù attivi utenti di InAmbienTe, il nostro caro Vigile del Fuoco Gian Pla, vi riporto in allegato un ritaglio di giornale molto interessante e dal titolo molto eloquente: “Napoli, il vero vulcano sta sotto terra”. L’articolo, una sorta di intervista al commissario Bertolaso, si riallaccia al topic sul viaggio nei rifiuti che potete leggere sul forum e che sta diventando sempre dù pù una interessante discussione. Una precisazione è d’obbigo: il contenuto dell’articolo non è una novità o una scoperta recente, sappiamo da tempo che la nostra situazione è assurda e perisolosa, ma è un ottimo punto di partenza per spingere la discussione iniziata nel topic a crescere sempre di pù.

Vorrei ripostare alcuni significativi passaggi che possono dare maggiormente l’idea di quanto la situazione sia ormai quasi al limite della sopportazione e di quanto sia assurda, soprattutto perché le istituzioni sanno ma non fanno. Leggendo l’articolo si legge che lo stesso commissario Bertolaso afferma che le «falde acquifere del tanto citato triangolo della morte sono avvelenate perché inquinate da rifiuti tossici». Questo testimonia ancora una volta che le istituzioni sanno, e quindi perché non cercano di bonificare la zona con i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione?

Bertolaso, fa anche riferimento alla strana crescita dei casi di tumore affermando che «si nota un’anomalia ma che non c’è mai stato uno studio vero questo territorio». A me risulta invece che uno studio serio sia stato fatto, come si legge sempre nell’articolo (nel 2004 dal Dott. Mazza), e che sia stato anche pubblicato su un’autorevole rivista straniera. Forse manca una dimostrazione scientifica che leghi l’aumento dei casi di tumori alla situazione ambientale della zona, ma i dati oggettivi parlano chiaro e le istituzioni potrebbero anche spingere le università a produrre risultati pù profondi e a trovare eventuali nessi tra le due situazioni estreme.

Sempre nell’articolo si legge che la Comunità Europea ha stanziato circa 18mln di Euro (che si vanno ad aggiungere ai tanti milioni di euro che la regione spende prelevandoli dalle nostre casse) per cercare di rimediare al disastro ma che nulla è cambiato, anzi, tutto peggiora sempre di pù. Allora mi chiedo: che fine hanno fatto quei soldi? In quali tasche sono finiti? Magari si poteva finanziare un bel progetto di bonifica e di controllo del territorio, si poteva far lavorare qualche volenteroso Ingegnere invece di costringerlo ad emigrare altrove. Come vedete, si potevano fare un sacco di cose ma non sono state fatte, e forse mai si faranno.

Vi lascio leggere il ritaglio inviatoci da Gianluca: Napoli, il vulcano è sotto terra. Buona Lettura.

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