Il no del professor Ortolani: nessuno dei siti indivuduati dal commissario sono idonei a contenere rifiuti.


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Stamattina, chi ha acquistato il manifesto, ha avuto la possibilità di leggere una interessante intervista del professor Franco Ortolani, ordinario di geologia e direttore del dipartimento di pianificazione del territorio della Federico II di Napoli dove insegna anche valutazione di impatto ambientale. Di seguito riportiamo le risposte del professore alle domande di Francesca Pilla.

Professore, nei luoghi che ha studiato è impossibile aprire le discariche per motivi ambientali o sono i cittadini a essere irrazionali?
Purtroppo tutte le aree che ho avuto in esame per varimotivi sono inidonee. Padula e Mandrano per esempio si trovano su una tettonica-carsica attiva, zone che hanno creato i grandi terremoti degli ultimi 200 anni. La superficie si sposta e si spacca e fa scendere il percolato nelle falde acquifere, nel terreno, danneggiano le risorse naturali. Per non parlare dei metalli pesanti che non decadono per decine e decine di anni e hanno bisogno assolutamente di stabilità geologica, non di essere soggetti a fenomeni carsici (inghiottitoi).

E le altre?
Sono quasi tutte cave scavate a fossa che accumulano i materiali pesanti per poi col tempo lasciarli filtrare nel terreno. Le impermeabilizzazioni non servono, possono resistere al massimo per 15 anni. È il caso di Taverna del Re a Giugliano, del sito di Villaricca appena chiuso, di Poggioreale, di Lo Uttaro.

Invece Pignataro Maggiore e Carniola?
È una follia, sono aree che si trovano in un bassopiano fertilissimo dove ogni ettaro arriva a costare dai 10 ai 30mila euro. Qui si allevano le bufale che producono la mozzarella esportata in tutto il mondo, i frutteti e le coltivazioni doc. Sono stato personalmente incaricato dai comuni del casertano per esprimere il mio parere, quando dal commissariato hanno capito che il gruppo di esperti era contrario hanno ridimensionato lo studio. Un atto gravissimo e per questo le amministrazioni hanno presentato anche una denuncia penale.

Allora l’unica soluzione attualmente resta Pianura?
Nemmeno per sogno. Proprio nel piano di Alessandro Pansa si escludono tutte le zone con un vulcanismo attivo. Contrada dei Pisani si trova nei Campi Flegrei, l’area del bradisismo. Il fatto che sia un pezzo di territorio già inquinato non autorizza a peggiorare la situazione. Come ho detto prima anche qui il sottosuolo è in movimento e causa la penetrazione del percolato in profondità. 

Ma ci saranno luoghi adatti in Campania?
Certo,ma non sono stati presi in considerazione. Pansa ha piazzato quattro proposte irrealizzabili dal punto di vista tecnicoscientifico.

Perché secondo lei?
Non lo so, posso avere delle idee. Credo che lamagistratura dovrà chiarire le motivazioni e gli errori politici. Dopo 14 anni di
emergenza ci sono delle responsabilità precise, qui si gioca con la salute dei cittadini. L’attuale emergenza mi sembra chiaro che è stata causata dalla mancata attuazione del decreto del 11 maggio poi trasformato in legge il 5 luglio. È rimasta in funzione a pieno ritmo solo il sito di Serre che il prossimo mese entrerà in saturazione, per il resto è stato un andare avanti a tentoni, sbagliando.

Francesca Pilla.
IL MANIFESTO 06/01/2008

Le risposte del professore, chiamato a numerose consulenze sul tema delle discariche commissariali, sono secche e precise. In Campania ci sono siti idonei ma i commissari, in 14 anni, li hanno sempre scartati, scegliendo sempre siti alternativi inidonei e dislocati in zone non adatte e ricevere rifiuti. Credo che si ritorni sempre al solito problema, non c’è la voglia di risolvere l’emergenza, perché per farlo basterebbe coinvolgere (preventivamente!!) gli esperti del settore, e nella nostra martoriata terra ce ne sono molti.

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