Walter Ganapini, l'uomo che ha salvato Milano dai rifiuti ci prova con Napoli. Ma lo ascoltano? Io, intanto, sono sconcertato e confuso.


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Prendo spunto da un post che ho appena letto su ingeambiente, per approfondire un tema molto importante: perché se le alternative ci sono, queste non vengono mai prese in considerazione?

Il filmato che vi propongo è di una intervista fatta da Matteo Incerti a Walter Ganapini, assessore all’ambiente della regione Campania. Prima di continuare nella vostra lettura, ascotate l’intervista e sconcertavi con abbondanza.

Chi è costui? Ganapini non è un semplice tecnico, è stato presidente di Greepeace e dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Laureato in chimica, già docente nelle Università di Venezia, Udine e Milano, è membro onorario del Comitato Scientifico dell’Agenzia Europea dell’Ambiente. Esponente di spicco dell’ambientalismo, è autore di diversi libri in materia: l’ultimo è “Ambiente made in Italy”. Se molti si chiedono come mai a Milano non hanno il nostro stesso problema, forse non sanno che proprio Ganapini, nel 1995, in qualità di Assessore all’Ambiente, dotò il capoluogo lombardo di un efficiente sistema di smaltimento dei rifiuti.

Prima domanda: perché fare commissario il medico Bertolaso, persona a mio parere rispettabilissima ma pur sempre non ferratissimo, e non l’esperto ed apprezzato scienziato Ganapini?

Le ragioni. In una intervista apparsa sul Manifesto il 6 Gennaio di quest’anno, Ganapini pone l’accento sulla pessima gestione dei rifiuti nazionale e fa riferimento agli ultimi tre governi, che avrebbero favorito i traffici illeciti della malavita prendendo decisioni al quanto discutibili: impregilo, che vince una assurda gara d’appalto; il commissariato che si ostina a stoccare i rifiuti su terreni privati i cui costi lievitano magicamente giusto pochi giorni prima di essere individuati; la progettazione e realizzazione di inceneritori con tecnologie obsolete e con tempi biblici; la realizzazione di piani per la raccolta differenziata mai fatti partire; ecc. Insomma, quanto di peggio si poteva fare.

Le soluzioni. Sempre nella stessa intervista, Ganapini prova anche a dare delle indicazioni per riuscire a risollevarsi. Una tra tutte, la possibilità di inviare tutte le ecoballe in Germania che ne ha assicurato lo stoccaggio definitivo nel proprio sottosuolo senza che ciò comprometti l’ambiente. cerca anche di proporre soluzioni per il futuro, riponendo le speranze sulla raccolta differenziata, da portare al 70%, sul compostaggio e sul recupero energetico senza l’utilizzazione degli inceneritori, piuttosto utilizzando cementifici o centrali elettriche. In pratica, invece di realizzare un impianto per bruciare rifiuti, si sfruttano impianti già esistenti, così si risparmia anche sul consumo di combustibili fossili che questi impianti utilizzano per produrre il calore necessario al loro funzionamento.

Seconda domanda: perché nessuno dei firmatari del decreto salva emergenza ha ritenuto opportuno ascoltare il parere di uno stimatissimo scienziato, che ha portato all’eccellenza la provincia di Milano?

Terza domanda: Veniamo al filmato, ma è mai possibile che deve arrivare uno da Reggio Emilia, per scoprire che in Campania esiste una discarica bella e pronta che se utilizzata avrebbe evitato questa emergenza? Che poi una discarica non è proprio così difficile da vedere. Per non parlare delle numerose apparecchiature, costate milioni di euro e mai utilizzate. Ma come si fa ad essere così superficiali e cosi ciecamente stupidi?

Concludo: ammetto di essere sconcertato e confuso. Dove si trova la verità? Chi dobbiamo seguire? Il governo, sovrano ed istituzionale ma profondamente deficiente su temi essenziali, o la gente onesta come Ganapini o i numerosi manifestanti attivi e propositivi, che cerca di porre rimedio a tanta incompetenza?

Vi segnalo anche quest’altro video, sempre realizzato dagli amici di Beppe Grillo di Napoli.

5 pensieri su “Walter Ganapini, l'uomo che ha salvato Milano dai rifiuti ci prova con Napoli. Ma lo ascoltano? Io, intanto, sono sconcertato e confuso.

  1. Fabio A.

    RIFIUTI:CORRIERE MEZZOGIORNO, ASSESSORE CAMPANO SOTTO SCORTA
    (ANSA) – NAPOLI, 5 GIU – L’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini sarebbe sotto scorta: e’ quanto sostiene oggi un articolo pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno, che riporta una intervista all’assessore. Ganapini non conferma le ”voci”, e a una domanda diretta, in proposito, risponde con un ‘no comment’. Poi pero’ aggiunge: ”Diciamo che devo stare piu’attento, perche’ mi muovo troppo, diciamo che avro’ autisti piu’ attenti. Stop”. L’assessore annuncia poi di aver bloccato i fondi destinati all’agenzia regionale ambiente Arpac e alla societa’ mista Recam. ”Ho fermato ogni flusso di denaro verso l’Arpac, fino a quando non capiro’ di cosa stiamo parlando”. ”Quando e’ scoppiato il caos per la diossina nella mozzarella – spiega – su 1600 dati raccolti casualmente, soltanto due erano relativi ai suoli dove ci sono allevamenti. Bisogna ripartire seriamente. Io vivo con angoscia il fatto che nonostante i proclami ci siano ad Acerra , in localita’ Calabricitto, 2300 tonnellate di materiale contenente diossine 392 volte i limiti consentito”. Infine, ”per la bonifica del foro Boario di Maddaloni per la Recam servivano 4 milioni. Ma stiamo scherzando?” (ANSA). PGL 05-GIU-08 14:08 NNN

  2. admin

    Questa notizia mi rende sconcertato più di prima. Questo dimostra che basta avere un po’ di buon senso per intercettare le cose che non vanno. Trovare una discarica pronta ma non utlizzata o leggere le carte pubbliche che attestano strani finanziamenti credo sia cosa semplice per chi ha occhi per guardare.

    Spero, con tutto il cuore, che il nostro assessore abbia la forza di andare avanti e di non lasciarsi intimidire.

  3. admin

    Ho avuto modo di vedere altri video di Ganapini, sempre degli amici di Beppe Grillo, se non sbaglio c’era proprio Fabio che lo incalzava. Sinceramente mi ha compito molto per la sua disponibilità, tranquillità, competenza ed attenzione verso i giovani. Finalmente una persona positiva e propositiva…

  4. Vincenzo Nappa

    Ho lavorato due anni per Walter quando era socio di maggioranza della Macroscopio, società di consulenza di Milano.

    Perchè non gli danno ascolto?
    Perchè molti dell’attuale governo hanno avuto problemi personali con lui…

  5. admin

    @Vincenso Nappa: la sua testimonianza non può far altro che aumentare il mio sconcerto e le mie preoccupazioni. Quello che molti ritengono un semplice problema di camorra, opinione pubblica e stoltezza degli amministratori locali, sembra essere qualcosa di molto più grave. Finché a commettere errori è il sindaco del mio piccolo comune, mal consigliato e poco pratico… beh… cosa possiamo fare… Ma quando a prendere assurde decisioni è un consiglio dei ministri, consigliato da professori universitari e presidenti dei maggiori ordini professionali, magari anche superpagati… beh… mi viene da pensare… e molto anche.

    Io sono un ingegnere, ho studiano a Napoli, alla Federico II, e mi sento derubato di parte del mio tempo. Non è la prima volta che lo dico ma in uno dei corsi più importanti che ho seguito, nei quali si parlava proprio di questi argomenti, sono stato (siamo stati) deliberatamente condizionati da persone poco chiare e questo condizionamento non riesco a togliermelo di dosso.

    Come vede la questione è molto più complessa di quello che si vuol mostrare.

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