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Nell’ultimo articolo, pubblicato un bel po’ di tempo fa, abbiamo visto come arrivare a determinare le caratteristiche delle condotte della rete idrica. Ricapitolando brevemente, assunto lo schema della rete idrica, tramite delle opportune sconnessioni portiamo il sistema da maglie chiuse a maglie aperte in modo da determinare la distribuzione delle portate, le quote piezometriche ed i diametri delle condotte. Il gioco sembra fatto e così sarebbe se i diametri ottenuti potessero essere utilizzati ma, di norma, così non è visto che ci si deve appoggiare ai diametri commerciali.
Per rendere più chiara la problematica facciamo un esempio numerico:
Supponiamo che delle formule viste nel precedente articolo si ottengano i seguenti diametri effettivi:
- 125 mm;
- 100 mm;
- 70 mm;
- 120 mm;
una delle prime cose da fare è quella di imporre il valore di 80mm come limite inferiore, in seconda battuta riportare il valore dei diametri calcolati al diametro commerciale immediatamente superiore. In ultimo ridurre la rosa di diametri utilizzati ad almeno tre valori, in modo da non dover gestire un quantitativo elevato di tipologie di tubazioni. L’analisi ora fatta ci porta alla seguente distribuzione commerciale:
- 150 mm;
- 100 mm;
- 80 mm;
- 150 mm.
Questo tipo di necessità rende opportuno effettuare le seguenti verifiche:
- Verifica di Punta;
- Verifica a rottura di un tronco principale;
- Verifica all’incendio;