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RAVENNA. Ricavare valore dal fango, contribuendo allo stesso tempo alla salvaguardia dell’ambiente. È questa l’ambizione del nuovo Disidrat, l’impianto di trattamento fanghi industriali inaugurato la settimana scorsa a Ravenna, alla presenza del Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente Sebastiano Serra, del Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, del Presidente della Provincia di Ravenna Claudio Casadio e del Presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano.
Il Disidrat, ubicato al km 2,6 della Statale Romea, va a sostituire un impianto simile (ma di minori dimensioni e con performance ambientali inferiori) posto ad alcuni chilometri di distanza e per il quale è previsto un articolato piano di riqualificazione ambientale.
L’impianto, gestito da Herambiente (società del Gruppo Hera dedicata a trattamento e smaltimento rifiuti), tratterà, come da Autorizzazione Integrata Ambientale, circa 150.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, liquidi e solidi, complessivamente intesi come “fanghi”. Grazie alle sofisticate tecnologie impiegate, gran parte del materiale in ingresso potrà essere recuperato e riutilizzato come copertura per le discariche in sostituzione del terreno vegetale o come materiale di consolidamento per le miniere (per riempire i vuoti sotterranei lasciati dagli scavi). Complessivamente quindi il materiale recuperato a seguito del processo, attualmente attorno al 25% nel vecchio Disidrat, potrà all’incirca raddoppiare, comportando conseguentemente una drastica riduzione dei conferimenti in discarica controllata.
L’impianto, realizzato in 24 mesi, con un investimento complessivo di 13 milioni di euro, per varietà dei rifiuti trattabili, dimensioni e caratteristiche tecnologiche, si pone fra le eccellenze europee nel settore. Disidrat inoltre riveste un’importanza strategica all’interno del parco impiantistico di Herambiente, in quanto va ad integrare l’offerta del sistema industriale Herambiente di Ravenna, che conta già su un’importante dotazione impiantistica al servizio dell’ambiente, fra cui rientrano un impianto chimico-fisico, discariche, termovalorizzatori e l’impianto di trattamento acque reflue industriali a servizio del Distret
La piattaforma è stata realizzata con le migliori tecnologie disponibili sul mercato, nel pieno rispetto dell’ambiente. Innanzitutto è stata garantita la protezione della falda e del suolo su cui si trova l’impianto mediante impermeabilizzazione con telo in polietilene ad alta densità (HDPE) sotto l’intera area dell’impianto. Grazie alla realizzazione di 3 impianti di aspirazione e trattamento aria, che consentono 6 ricambi d’aria ogni ora, a servizio di altrettante fasi del processo, si è potuto garantire il contenimento degli odori e delle emissioni. Inoltre è stato realizzato un sistema fognario a tenuta in HDPE per la raccolta e l’invio delle acque delle aree di lavorazione all’adiacente impianto di trattamento chimico-fisico. La progettazione della struttura ha infine tenuto conto anche dell’impatto acustico, che con apposite soluzioni, è stato minimizzato, nel pieno rispetto delle normative vigenti.