RICOMINCIAMO: ecco un interessante spunto sulle acque reflue ed il loro uso in agricoltura.


Warning: Use of undefined constant wp_hl_message_license_content - assumed 'wp_hl_message_license_content' (this will throw an Error in a future version of PHP) in D:\inetpub\webs\inambienteit\wp-content\plugins\wp-hl-message\wp-hl-message.php on line 43

InAmbienTe è un portale nato da una semplicissima idea: la condivisione. Ho iniziato condividendo i miei appunti e, nel tempo, molti di voi utenti si sono uniti. Ecco perché ti chiedo, se ne hai la voglia o la possibilità, di condividere il tuo materiale didattico: anche un solo file, una sola pagina o un solo pensiero.

Manda i tuoi appunti ad condivisione(chiocciola)inambiente.it

Grazie mille.

Per scaricare gli appunti non è più necessaria la registrazione.

chiudi

Io ci provo. Ricominciare è sempre un po’ difficile, soprattutto quando il riposo è stato pù stressante del lavoro, ma alla fine è sempre così. Provo a riprendere facendo la cosa pù semplice possibile: vi segnalo un articolo che ho letto e che reputo interessante, anche se poco innovativo.

Vi riporto un piccolo stralcio e vi rimando all’articolo completo.

Le acque reflue opportunamente trattate sono paragonabili ad una sorgente inesauribile di risorsa idrica; dove c’è un consumo c’è anche la produzione di acqua adeguata a particolari utilizzi. La provincia di Lecce si stima produca circa 480.000 m3/giorno di acque reflue che ad un tasso di 5.000 m3/ha/anno, potrebbero irrigare circa 3.500 ettari. Negli impianti del Consorzio di Bonifica di Lecce duemila agricoltori in 33 impianti di irrigazione irrigano 1.200 ettari l’anno con un consumo annuo di Un milione e ottocentomila metri cubi. La sola acqua dei reflui soddisferebbe l’intero fabbisogno dell’irrigazione collettiva del Salento e potrebbe essere usata per irrigare ettari di privati ed enti pubblici!

La maggior parte del consumo di acqua si concentra nel settore agricolo (73,5% delle disponibilità). Il 23% viene utilizzato dell’industria e dal settore energetico e solo il 3,5% è destinato a usi domestici. In agricoltura, nonostante l’alto consumo, l’acqua produce meno del 5% del prodotto interno lordo del Salento. Negli anni trascorsi i progetti orientati a creare un’offerta d’acqua sono stati la risposta pù ovvia ai bisogni idrici cercando di anticipare l’incremento della domanda. Negli ultimi anni però, si sono riscontrati forti ostacoli. L’idea di aumentare l’offerta per far fronte all’incremento della domanda non è pù considerata una soluzione, soprattutto per l’aumento vertiginoso dei costi di costruzione e per la diminuita efficienza di trasformazione nel settore agricolo, (diminuzione del prezzo dei prodotti agricoli) ma anche per via degli aspetti ambientali e sociali e per l’uso inefficiente che se ne fa.

fonte: http://www.lecceprima.it/

Un pensiero su “RICOMINCIAMO: ecco un interessante spunto sulle acque reflue ed il loro uso in agricoltura.

  1. christian

    Secondo me è una cosa molto fattibile, ma non per le grandi città o dove gli scarichi industriali counfluiscano, piu o meno legalmente, allo stesso impianto di depurazione.

    Infatti esistono degli inquinanti che non devono assolutamente vedere un terreno, come i metalli pesanti, sostanze che possono mettere in seria difficoltà l’impianto riducendone i rendimenti.

Lascia un commento