La Commissione Europea osserva i rifiuti campani. Forse nuove misure in vista?


Warning: Use of undefined constant wp_hl_message_license_content - assumed 'wp_hl_message_license_content' (this will throw an Error in a future version of PHP) in D:\inetpub\webs\inambienteit\wp-content\plugins\wp-hl-message\wp-hl-message.php on line 43

InAmbienTe è un portale nato da una semplicissima idea: la condivisione. Ho iniziato condividendo i miei appunti e, nel tempo, molti di voi utenti si sono uniti. Ecco perché ti chiedo, se ne hai la voglia o la possibilità, di condividere il tuo materiale didattico: anche un solo file, una sola pagina o un solo pensiero.

Manda i tuoi appunti ad condivisione(chiocciola)inambiente.it

Grazie mille.

Per scaricare gli appunti non è più necessaria la registrazione.

chiudi

”Seguiamo molto da vicino la situazione in Campania, e nei prossimi giorni valuteremo se prendere nuove decisioni e adottare nuove misure”, queste le parole della portavoce del commissario Ue all’ambiente, Stavros Dimas. Ricordiamo che proprio nel Giugno scorso è stata aperta una procedura di infrazione contro l’Italia perché non ha rispettato le indicazioni sul tema dello smaltimento dei rifiuti. Magari ci fosse qualcuno che seriamente dettasse un metodo per uscire da questa triste vicenda, invece ci manca solo la Commissione Europea a toglierci i soldi dalle tasche, perché è ovvio, chi ci rimettarà saremo noi cittadini.

La precedente procedura di infrazione è nata dalla scioccante reazione che i membri della commissione ebbero quando videro le immagini televisive della crisi campana (fortuna che certe cose le vedono solo dalla televisione). Una delle motivazioni era che “non si è fatto abbastanza per risolvere un problema che crea rischi di diffusione di malattie e di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e che dunque desta gravi preoccupazioni per la salute umana e per l’ambiente”. Come dargli torto.

Altro punto che ci rende molto, ma molto, perplessi è quello che fa riferimento agli impianti dove si dice che “gli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti sono inadeguati, in palese violazione degli obblighi comunitari previsti nella direttiva quadro sui rifiuti”. Questa osservazione è nota a tutti dalle nostre parti, ma questi tanto famosi impianti inadeguati chi li ha progettati? chi li ha approvati? Chi li gestisce? Ma è mai possibile che devono arrivare da Bruxelles per dire certe cose? Il comunicato continua chiedendo all’Italia di “agire prontamente per adeguarsi e rimettere in efficienza gli impianti”. Questo punto ci preoccupa, è molto. Non siamo in grado di completare un impianto di Termovalorizzazione, come si può pretendere di adeguare gli impianti di trattamento dei rifiuti?

Sono passati sei mesi dal Giugno scorso e negli uffici della Cominutà Europea sono ancora in attesa di una risposta ufficiale del governo italiano e intanto, noi comuni cittadini, stiamo soffocando nel mare maleodorante dei sacchetti della spazzatura.

Lascia un commento