Zona Asi Giugliano-Qualiano. Impianti non utilizzati, rifiuti speciali e roghi continui.


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ASI. Il termine ASI sta per Area di Sviluppo Industriale ed identifica le aree, messe a disposizione dai comuni, per consentire lo sviluppo di attività produttive in ambienti idonei e attrezzati. In sostanza, i piani regolatori delle zone ASI prevedono una serie di infrastrutture e di servizi che hanno lo scopo di agevolare l’installazione di industrie.

Risulta chiaro che questo tipo di insediamenti, numerosissimi in tutta Italia, hanno lo scopo di invogliare gli imprenditori ad investire. Si costruiscono le infrastrutture, le strade, gli impianti idraulici, l’impianto di depurazione, eventuali impianti in rete di vapore, ecc.

L’ASI di Giugliano-Qualiano. Per chi non lo sapesse anche nelle tormentate terre di Qualiano e Giugliano, salite alla ribalta per l’incessante emergenza rifiuti, esiste una zona ASI. Giusto per capire come è realizzata ci siamo fatti un giro attraverso l’insediamento produttivo e quello che abbiamo visto ha dell’incredibile.

L’impianto di depurazione. Uno dei maggiori servizi realizzati nella zona Asi di Giugliano-Qualiano è un modernissimo impianto di depurazione, entrato in funzione qualche anno fa e per soli sette giorni. La ragione? La popolazione si è lamentata degli odori molesti. Odori che, quando si avvia il ciclo di depurazione sono frequentissimi per la situazione non stazionaria delle vasche (soprattutto per i processi di sedimentazione), e che nel giro di qualche giorno si riducono notevolmente (fino ad annullarsi) previa la corretta gestione. Purtroppo chi gestiva l’impianto non ha ritenuto opportuno insistere nella tenuta del ciclo ed ha preferito chiudere le pompe ed i cancelli, magari pressati da interessi politici, e lasciare inattivo un impianto che potrebbe ridurre di molto l’inquinamento del litorale giuglianese.

Le foto. Giusto per dare un’idea dello stato in cui l’impianto è tenuto, vi mostriamo alcune foto scattate a ridosso della recizione.

Digestore anaerobico.

Impianto di Digestione Anaerobica.

Serbatoio Biogas

Serbatioio del Biogas.

Vasca di disinfezione.

Vasca di disinfezione.

Il lezzo. Per chi non lo sapesse, nella zona ASI si trova anche l’impianto di trattamento dei rifiuti di Giugliano, impianto che dovrebbe produrre CDR di ottima qualità che invece produce balle di rifiuti. Nella foto ve ne mostriamo alcune accatastate tranquillamente a due passi dalle aziende produttive che ne subiscono gli stomachevoli miasmi.

Balle CDR

Balle accatastate a Giugliano (Zona ASI).

Gli incessanti roghi. Quando si attraversano le strade della zona Asi non si può non rimanere colpiti dalla puzza e da uno strano prurito alla gola e non solo per la presenza del CDR e delle Balle, ma soprattutto per la pessima condizione nella quale si trova l’area tutta. In pratica, in ogni angolo ed in ogni piazzale sono presenti cumuli di rifiuti, molto spesso speciali, tossici e nocivi che vengono incendiati tranquillamente di giorno e senza nessun timore. In questo video vi mostriamo la fase finale di un rogo.

Insomma, quello che abbiamo trovato nella zona ASI ha davvero dell’incredibile. Impianti in disuso, strade piene di rifiuti speciali, roghi in ogni angolo. Per non parlare dei continui furti di fili elettrici della rete telefonica a servizio dell’insediamento che lasciano, almeno una volta al mese, le aziende isolate dal resto del mondo. Insomma, una situazione davvero insostenibile. Non è questo il modo di incentivare gli investimenti nella nostra terra.

3 pensieri su “Zona Asi Giugliano-Qualiano. Impianti non utilizzati, rifiuti speciali e roghi continui.

  1. JustWalter

    Francamente mi sono fatto l’idea che sarà quasi impossibile uscire da questa situazione in Campania. Meglio emigrare. Se da un lato c’è la buona volontà e il senso civico di tanti, dall’altro c’è l’inciviltà e l’abominevole ignoranza di troppi. La gente brucia i rifiuti perchè, secondo me, non si rende davvero conto di cosa generi una combistione di questo tipo. E poi ci si mette pure la criminalità organizzata e la delinquenza, che si nutrono proprio dell’ignoranza e della strafottenza dei più. Forse una soluzione ci sarebbe, ovvero dare carta bianca all’esercito nella gestione di TUTTA la situazione Campania, financhè nelle cariche pubbliche e sanitarie. E’ una soluzione estrema quanto, a mio avviso, necessaria in questo momento.

  2. Erino Marzadro

    Signori ho visto le fotografie di questo impianto, mi fa rabbrividire vedere una cosa pagata dal popolo italiano abbandonato in questo modo. Io sono disoccupato mi sono sempre interessato a queste cose e non vi dico i nostri parlamentari che bocca si fanno a dire che si lavora per la collettività quando si fanno questi lavori. Signori vi chiederei di insistere per metterlo in marcia per primo che dopo un paio di mesi il risultato si trova, primo per la depurazione e poi per il risparmio energetico, e secondo per il bene per la nostra aria, (salute) che sarebbe la prima necessità. Saluti, Erino. tel 0464 431514 Rovereto (Trento)

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