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Sette comuni su dieci sono a rischio idrogeologico, non è una statistica semplice da digerire. Il 70% dei comuni d’Italia potrebbe subire la stessa sorte di Messina o di Sarno e considerando la popolazione coinvolta le conseguenze sarebbero catastrofiche.
Su 8.100 comuni che ci sono in Italia quindi, circa 5.581 hanno dei problemi. Di questi, 1.700 sono a rischio frana, 1.285 a rischio alluvione e 2.596 sia a rischio frane che alluvione. Se alle caratteristiche naturali ed orografiche ci mettiamo anche il forte abusivismo edilizio (incentivato dai numerosi condoni che ci sono stati negli ultimi venti anni), il disboscamento, gli incendi, la cementificazione dei letti dei torrenti e dei fiumi e i pessimi piani di urbanizzazione di alcuni di questi comuni si può portare il livello di rischio a situazioni insostenibili.
Le regioni che vantano la pù alta percentuale sono la Calabria, l’Umbria e la Valle d’Aosta con il 100% dei comuni a rischio. Anche nelle regioni dove il numero dei comuni interessati è basso, il rischio resta sempre alto. Non solo i piccoli comuni sono a rischio, ma anche le gradi metropoli.
Per chi non lo avesse già fatto può votare il nostro sondaggio sull’energia.
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Nonostante questa situazione catastrofica con un rischio elevatissimo per la popolazione, si continua a non fare nulla o quasi nulla per risolvere il problema. A Messina, solo un anno fa un’alluvione aveva provocato seri danni (ma nessun morto), e ad un anno di distanza cosa è stato fatto? Niente! Basti pensare che le stesse opere di messa in sicurezza delle zone a rischio si trasformano in alibi per continuare a costruire sulle aree golenali, come accade il Piemonte, ad esempio.
Quel che è grave è che anno dopo anno il nostro territorio risulta essere sempre pù esposto agli eventi, anche quando la pioggia non è forte. Significativi sono i dati della tabella:
Le attività di mitigazione e di recupero idrogeologico fatte dai comini, purtroppo, non sempre hanno migliorato la situazione. Solo il 37% dei comuni si impegna positivamente nella prevenzione dei fenomeni alluvionali e franosi e di questi solo quattro comuni sono virtuosi, una situazione che potrebbe portare a conseguenze ben pù grave di quelle degli utlimi giorni.
Vi invito a leggere la relazione di Legambiente per avere un quadro pù chiaro di una situazione davvero grave.