Sono trent’anni che vivo sempre nello stesso posto, proprio al confine tra i tre comuni simbolo dell’emergenza rifiuti: Qualiano, Villaricca e Giugliano. Trent’anni nei quali ho visto questa mia terra rinnovarsi e mutare con l’avanzare del tempo e con l’aumentare della popolazione. Ho goduto, da piccolo, la folla in festa per il primo scudetto del Napoli, poi per il secondo. Ancora prima, ho vani ricordi della popolazione in parata per il mondiale vinto dalla nazionale in Spagna. Fino ad arrivare all’ultimo mondiale vinto da Cannavaro e compagni. Tanta gente, tanto casino, tante risate, tanta allegria.
Ieri mattina, invece, ho assistito all’inizio di un incubo ma non l’ho riconosciuto come tale, non subito. Sono sceso da casa a piedi, per fortuna, sono arrivato nella piazza sibolo di Qualiano ed ho assistito ad una scena che per me ha dell’incredibile. Un gruppetto di ragazzi poco pù che adoloscenti, in sella ai soliti motorini, si fermano sul marciapiede e, indossati i guanti di lattice, cominciano e spostare i bidoni colmi (ormai da giorni) di immondizia. Bloccano una delle strade principali del paese. Se la ridono e restano spavaldi a mostrare le loro faccie, mentre la popolazione assiste indignata e mentre i vigili urbani guardano senza intervenire. Il traffico in città comincia a singhiozzare, ma alla fine sembre tutto tornare alla normalità.
Torno a casa, mi metto a lavorare, e comincio a sentire strane urla mentre gli automobilisti impazienti cominciano a suonare i clacson. Un altro blocco di immondizia impedisce la circolazione, proprio nei pressi di casa mia. Qualiano è chiusa da due lati, impossibile raggiungerlo da Lago Patria ed impossibile raggiungerlo da Giugliano. Pochi minuti e tramite InterNapoli vengo a sapere che è bloccato anche il Ponte Surriente, impossibile quindi, andare verso Quarto. Insomma, la città è sotto assedio per opera di una ventina di ragazzi che a detta dei “bene informati” sono atati anche pagati da qualcuno. Il gruppo di imbecilli non ha fatto altro che prendere l’immondizia accatastata e trascinarla sulle strade della città, il risultato è stato un vero scenario apocalittico. Non solo i sacchetti ma anche i bidoni rovesciati su un lato, quasi a sembrare carcasse di bufali morti nel deserto del Nevada.
Ieri sera, tornando a casa, mi sono sentito Will Smith nel film “io sono leggenda”, ho attraversato la città deserta ed abbandonata a se stessa, i cumuli di immondizia sparsi sulla strada. Per arrivare a casa mia ho dovuto fare lo slalom tra la monnezza e tra i bidoni semidistrutti. Come se non bastasse, davanti ai cumuli, c’erano anche dei carboni ardenti. Questo era ieri.
Oggi pomeriggio, invece, nei pressi della rotonda del centro commerciale Auchan, sono rimasto bloccato per quasi mezzora. Il solito gruppo di imbecilli stava stendendo delle corde tra i lampioni per impedire il passaggio sulla circunvallazione. Spavaldi e violenti hanno anche tentato di picchiare una persona che con la propria auto cercava di oltrepassare uno dei fili. Prima hanno inveito con calci e pugni contro l’auto del malcapitato e poi hnno cercato di tirarlo fuori per picchiarlo. Fortuna che qualcuno ha avuto il buon senso di fermarli evitando il peggio. Per fare il chilometro che mi separa da casa ci ho messo un ora, cercando tra le strade alternative e sperando di non trovare blocchi. Purtroppo, sempre sulla circunvallazione ma dal lato opposto, un secondo gruppo di imbecilli ha utilizzato un autobus per bloccare la circolazione. Il caos è stato l’unica reazione all’attentato, perché non di protesta si può parlare.
Questa gente, con i loro assurdi e immotivati atti vandalici, sostiene di aver sensibilizzato l’amministrazione, affermando che grazie a loro l’immondizia da Qualiano sarà prelevata dall’esercito. Non solo, pretende di essere ringraziata e giudica chi non li ha appoggiati. In pratica, dovrei essere in debito con chi ha trasformato la mia città in una discarica a cielo aperto (l’immondizia trascinata invade ancora ora le strade) o con chi ha cercato di picchiare un ignaro automobilista e mi devo anche sentire in colpa perché non ho partecipato con loro al massacro di Qualiano e dei qualianesi per bene. Senza contare che l’esercito ha potuto sollevare solo 25 tonnellate (una inerzia) di immondizia. Tutto questo mi fa letteralmente schifo. In questi due giorni dentro di me è montata tanta di quella rabbia verso questi espressioni di stupidità e di ignoranza che ancora ora mi sento male. Stasera in me, e credo non solo in me, è cambiato qualcosa: via da questa gente, via da questa città.
Qui potete trovare una cronaca delle giornate, vi consiglio di leggere anche i commenti. Qui, invece, c’è la notizia dell’intervento dell’esercito.