Ci arriviamo con qualche giorno di ritardo, ma il tempo serve solo a dare maggiore attenzione alla cosa. La questione è semplice ed è stata sollevata da Time Higher education, che nella sua classifica mondiale delle 200 università pù rappresentative, ci ha relegato in coda. La battaglia è tutta anglosassone con l’intrusione nella sempre pù avanzata Asia. Non ci meraviglia che al primo posto ci sia Harvard, chi di noi non ci manderebbe il figlio, ma quel che ci meraviglia è che la prima facoltà che parla italiano si trova al 174° posto (centosettantaquattresimo!!!!) ed è l’università di Bologna. Sapete il paradosso dove si trova? Nel fatto che la posizione attuale è anche consolante, visto che nel 2008 era al 192° posto. Oltre ah Harvard, sul podio ci sono Cambridge ed al terzo Yale. Gli Stati Uniti hanno il primato tra le prime venti università, sarà forse perché il quel paese i soldi si gestiscono in modo diverso? Sarà forse perché le università statunitensi hanno pù fondi per la ricerca? Sarà forse perché molti Italiani vanno proprio nella terra che Colombo ha scoperto perché da noi di il ricercatore è una entità effimera? Sarà!! Un dato che, almeno, ci fa un po’ di orgoglio è quello che vede 39 università europee tra le prime 100, tre in pù del 2008 e per quanto riguarda la nostra amata ingegneria, la migliore è École normale supérieure di Parigi. Continua a leggere
Nessuna delle università italiane tra le prime 200 al mondo. Pessima figura di un sistema ormai distrutto ed annientato. Niente ricerca e riforme fatte con i piedi.
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